Dopo le due uscite “acustiche” acclamate dalla critica (At the Playground; What We Got Ourselves Here is a Problem in Communication; Eugene Chadbourne; AllMusic.com), BRIO , un duo jazz / rock noise proveniente dalla città di Zagabria in Croazia , incide il suo secondo album, questa volta “elettrico” . Il titolo Acid Cock è un semplice derivato letterale del famoso termine musicale , ma per questa band , Acid Cock è uno stato mentale particolare che BRIO aveva al momento di entrare in studio. Beh, sicuramente sapete come ci si sente quando si viene derubati di qualcosa s cui si tiene molto. Proprio così , questa band l’ha preso da dietro e l’ha preso pure forte, così hanno deciso di uscirne facendo quello che gli riesce meglio: fare musica. Il risultato è Acid Cock, una lunga suite metodicamente costruita unendo melodie con urla atonali brutali, hard groove e riff di chitarra che suonano vagamente “free”. Questo è l’album di canzoni dove gli opposti si trovano e si completano a vicenda, dimostrando che la musica free può essere più di un semplice baccano insensato. E la voce? Bene, la voce parla di un amore perduto, infranto, di solitudine , di malattia … di Cazzo Acido.

Quindi, se si vuole veramente uscirne fuori, dovrete vivere almeno una volta tutto il percorso dall’inizio alla fine… Tutto ciò che BRIO può dire è che hanno fatto questo lavoro al meglio possibile e forse, in questo Acid Cock, c’è una possibilità di sperimentare una goccia di purezza, di intrattenimento distillato sapientemente.After their two critically acclaimed ‘acoustic’ releases (At the Playground; What We Got Ourselves Here is a Problem in Communication; Eugene Chadbourne; AllMusic.com), BRIO, a free jazz/ noise rock guitar-drums duo from Zagreb, Croatia, nails down their second ‘electric’ album. The title Acid Cock is a simple literal derivative of famous musical term, but for this band, Acid Cock is a particular state-of-mind which BRIO had at the moment of entering the studio. Well, you surely know how it feels when you’re being ripped of something that is very precious to you. That’s right- this band got it from behind and got it hard, so they chose to get it out by doing what they do best- playing music. The result is this Acid Cock- a one long suite methodically constructed from different parts blending melody with brutal atonal screams, hard groove and guitar-riffs with loose type of free playing. Make no mistake, this is the album of songs where opposites do contract and complement each other, proving that free music can be more than just mindless racket. And the voice?- well, the voice speaks of lost love, being broke, loneliness, illness… of Acid Cock.

So if you really wanna get it out, you’ll have to ride it at least one time, all the way from start to finish and there are no promises being made here… All that BRIO can say is that they got it out as good as they could and maybe, in this Acid Cock, this universal web of fucked-up unpleasantries, there’s a chance of experiencing a drop of clean, highly distilled entertainment.